Case history – patrimonio e figli

Titolo

Quando i figli non meritano fiducia. Un uso alternativo della fondazione.

Il Cliente

Un pensionato italiano, grande collezionista, con patrimonio in Italia di medie dimensioni e dei figli ritenuti non meritevoli di ereditarlo. Nel rispetto della privacy dei nostri Clienti, ogni case history viene illustrata in forma anonima.

L’esigenza del cliente

Come purtroppo spesso accade, la bramosia di denaro rovina anche le migliori famiglie. In questo caso la prematura scomparsa del capostipite, da sempre smorzatore autorevole delle tensioni e dei contrasti familiari, lascia spazio libero agli egoismi e all’avidità. I figli, nel maldestro tentativo di prendere il controllo del patrimonio, cercano invano di far rinchiudere il genitore superstite in una casa di cura psichiatrica, per poi farsi nominare curatori dell’incapace.
Il genitore, dopo aver dimostrato la propria sanità mentale, decide di devolvere l’intero patrimonio in beneficenza, ritenendo ormai indegni i figli e non recuperabile il rapporto con loro.

La soluzione di Studio Guzzi

Dopo aver esaminato la struttura del patrimonio, sono state analizzate diverse ipotesi di riorganizzazione dello stesso, tenendo conto dei vincoli normativi quali la successione legittima, dei flussi di reddito e dell’attività che avrebbe impegnato quotidianamente il Cliente, pensionato e senza familiari da accudire, ma ancora fortemente attivo.
Il progetto ha portato alla costituzione di una fondazione di diritto italiano, con qualifica di Onlus e con conferimento in fase di costituzione della parte immobiliare del patrimonio del Cliente – fondatore.
Nella fondazione è stata conferita solo la nuda proprietà degli immobili, lasciando l’usufrutto a vita a favore del Cliente. La parte mobiliare del patrimonio è rimasta investita in titoli in capo al Cliente, con frutti destinati alla copertura delle spese operative della fondazione.
La fondazione si occupa di gestire istituzionalmente e “in maniera non-profit” gli interessi e gli hobby personali del Cliente, il quale può con passione e senza sforzo curare l’operatività quotidiana nonostante l’età avanzata.

I vantaggi per il Cliente

Il percorso scelto ha consentito al Cliente di conseguire i seguenti risultati:

  • Velocità. Dal conferimento dell’incarico alla protezione del patrimonio sono trascorsi meno di 4 mesi, un tempo modesto tenuto conto dell’importante componente immobiliare.
  • Risparmio. Il costo dell’operazione è stato molto contenuto, in quanto all’epoca il conferimento di immobili a favore di una Onlus veniva assoggettato a imposta di registro in misura fissa e non proporzionale.
  • Sicurezza. Il conferimento degli immobili a favore di un soggetto giuridico perpetuo (la fondazione), in fase di costituzione e non come donazione successiva, nel caso specifico impedisce la revocabilità dell’atto da parte degli eredi.
  • Legalità. Il mantenimento dei titoli in capo al Cliente evitava possibili impugnazioni future per violazione della legittima, mentre la riunione dell’usufrutto con la nuda proprietà in capo alla fondazione – alla morte del fondatore – comporta un trasferimento non impugnabile del patrimonio. Anche la copertura delle spese operative della fondazione tramite i proventi del patrimonio mobiliare privato, rientrando nella libera disponibilità del Cliente, comporta il mantenimento del patrimonio della fondazione e il non accrescimento di quello privato riservato per legge agli eredi.
  • Riservatezza. Il sistema pubblicistico delle fondazioni è meno ampio di quello previsto per le società, e questo ha consentito al Cliente, nella massima legalità e sicurezza, di modificare il patrimonio in maniera discreta, impedendo ai figli di venire agevolmente a conoscenza delle singole operazioni poste in essere.
  • Coinvolgimento. Il concetto di “beneficenza” è spesso astratto, e quando si limita al mero finanziamento di attività non-profit svolte da altre organizzazioni si riduce ad una mera operazione finanziaria (raccolta fondi per sovvenzionare progetti di terzi). Nel caso specifico, la fondazione ha consentito al Cliente di dare una dimensione diversa ai propri hobby (apertura verso il mercato ma con un approccio sociale e filantropico); sono stati così evitati meri approcci finanziari (che avrebbero reso discutibile l’applicabilità del regime Onlus) ed è stata “incanalata” l’energia del Cliente con una valenza doppiamente positiva: lo sforzo quotidiano nella gestione della fondazione ha impedito sia l’invecchiamento precoce del Cliente (evitato ogni senso di abbandono, ora ha uno scopo), sia l’accanimento contro i figli che avrebbe comportato inutili ferite interiori e spese legali.

Perché il Cliente ha scelto Studio Guzzi

Studio Guzzi collabora con i clienti, supportandoli nelle loro vicende e mettendo al loro servizio il know-how, le competenze, la professionalità e la creatività necessaria per proporre e attuare soluzioni e servizi innovativi e su misura.
La profonda esperienza di Studio Guzzi in materia di fondazioni ha indotto il Cliente a scartare le proposte di notai ed avvocati, peraltro richieste, in quanto prive di quell’approccio omnicomprensivo (ovvero olistico, come si usa dire oggi) necessario per poter intervenire nella sfera familiare degli individui.